sabato 18 febbraio 2012

Paperino e il cane Dollarosus

PAPERINO E
IL CANE DOLLAROSUS
  
 
 
                                                                                                                                                                                                                                                                         

Disegni di MASSIMO DE VITA (con l’apporto di Pier Lorenzo De Vita?); TL 285 (14/5). Tav: 33; col-b/n.
Pers: Zio Paperone; Paperino; Qui Quo Qua; il Cane Dollarosus; il Pellerossa Bill; Beppo, il noleggiatore di condor.   

Rist: CWD 27/PAPERINO COCKTAIL (3/1968); CWDNS 49/PAPERINO COCKTAIL[ristampa] (1/1981); GC 211 [come storia Superstar](6/2004).
Art: DA CAROSELLO... AL TOPOLINO D'ORO
[MD 6](11/1997)[art. di Luca Boschi]; CHI E' RODOLFO CIMINO[ZP 163](4/2003)[art.di Luca Boschi](MOLTI PAPERINI FA...[GC 211](6/2004)[art. di Luca Boschila firma “Il Direttore” è impropria]; IL MONDO DI MASSIMO DE VITA[TOPOLINO - LA SAGA DELLA SPADA DI GHIACCIO](26/11/2004)[art. di Luca Boschi]; CIMINO: UN MAESTRO VENEZIANO A NAPOLI[TOS 1965](25/7/2005)[art. di Luca Boschi]"LA SCRIVO, LA INCHIOSTRO..." - LO STRANO CASO DEL VISIR DI PAPATOA[MD 31](1/2006)[art. di Luca Boschi]; RODOLFO CIMINO, INVENTORE DI STORIE[MD 35](1/2008)[art. di Alberto Becattini]DA VENEZIA A PACIFICUS[TESD 1](1/2009)[art. di Luca Boschi].     


Come sempre, nonostante la storia sia stata indicata negli anni come scritta in collaborazione con ELISA PENNA, ciò è  inesatto poiché quest'ultima si è limitata all'editing. C'è da chiedersi, però, quanto questo abbia influito sulle prime storie di Cimino, dato che nel tempo addirittura quest'editing si è trasformato in una doppia attribuzione!
I disegni sono
effettivamente di MASSIMO DE VITA e non del padrePIER LORENZO, che  con tutta probabilità ha assistito
costantemente il figlio nella sua prima opera di
disegnatore disneyano. Il parere di Luca Boschi sull’argomento, alla nostra richiesta di chiarimenti, è stato così preciso da permetterci di renderlo esplicito:
"La somiglianza dei paperi del
CANE
DOLLAROSUS con quelli delle storie di Pier Lorenzo deriva dal fatto che Massimo aveva sotto
gli occhi le tavole e le pubblicazioni del padre, e
che certe espressioni e posizioni sono
riprese di peso da quelle, non concepita in
completa autonomia. Ma la legnosità dei personaggi, le difficoltà di impaginazione delle
vignette (con prospettive anche fallaci) e le differenze vistose fra i personaggi secondari di questa storia e di quelle di Pier Lorenzo parlano da sole".
La storia fu commissionata al padre ma l’effettiva realizzazione passò nella mani del figlio, forse senza che Mario Gentilini ne fosse immediatamente messo al corrente.
Questa sembra essere la prima storia in assoluto di Cimino, nonostante sia stata preceduta da ZIO PAPERONE IN: BRIVIDI ALL'EQUATORE. Il Maestro, ricordando PAPERINO E IL CANE DOLLAROSUS, dice così: "I tempi di pubblicazione erano lunghi. Quando ho mandato a TOPOLINO il soggetto della prima storia, ho aspettato mesi prima di avere una risposta dal direttore". E ancora: “Non ero ancora certo che la storia mi fosse accettata. Prima di avere una risposta dal direttore di Topolino, MARIO GENTILINI, ho dovuto attendere molti mesi e, nel frattempo, ho continuato a inchiostrare. Stavo riflettendo su quale attività scegliere, quando mi è arrivato a casa l'assegno con il pagamento per la storia, che era stata ben accolta. Ammontava a ben 40mila lire che, all'epoca, erano bei soldi!".
Siamo di fronte a un punto importante, la prima grande storia del Maestro friulano, che dipinge una feroce presa in giro della missione di Paperone, che troppo vuole ma riuscirà a stringere solo quel che già possiede: uno schema inflazionato ma qui impreziosito da una carica illuminante che rende il tutto una parabola dalle connotazioni fiabesche.Cimino riprenderà grosso modo questo schema in ZIO PAPERONE E IL LEONE AUROFAGO, con una gustosa beffa conclusiva simile nelle 2 storie.
Il Maestro inventa un caratteristico animale fantastico, il Cane Dollarosus (somigliantissimo al General Snozzie, the Official Junior Woodchuck Bloodhound  creato da CARL BARKS per la storia del 1958 - ma prodotta nel 1957 - PAPERINO E LA DATA TERRIBILE), che si troverebbe in un altipiano di una regione impervia dell'Africa.  
I Paperi ricercano questo canide in base a una mappa rinvenuta in una grotta della "piccola isola del lago di Paperopoli". In quest'isola vive (come si può vedere dall'immagine sopra) l'anziano Pellerossa Bill, il quale racconta a Qui Quo Qua di uno stregone della tribù africana dei Banta-Bantu che, fuggito duecento anni prima e rifugiatosi proprio in quel luogo, aveva portato con sè la mappa con la descrizione del luogo ove vive questa razza speciale di cani, capace di fiutare (a mo' di cane da tartufo) tesori, anche a grandissima profondità. Qui Quo Qua trovano, in una grotta - rifugio di pipistrelli e con il Cane Dollarosus graffito - un'anfora contenente una statuetta raffigurante il Cane Dollarosus, contenente a sua volta la famosa mappa.
Ecco come i Paperi si recano in Africa (con un malandato aeroplano che Paperone definisce "l'apparecchio più lussuoso di tutte le mie compagnie di aeronavigazione") e trovano un esemplare (l'ultimo?) della misteriosa razza canina.
Il resto, con Paperone che incita il cane a trovargli "il più grande tesoro che il mondo conosca", è da antologia, e mi limito a riprodurne alcune sequenze, come quella qua sotto
(da notare l'espressione "barksiana" di Paperone nella seconda vignetta):





Il famoso finale in cui Paperino sentenzia rivolto verso il lettore, primo dei tanti epiloghi ciminiani in cui il papero, per sfuggire all’ira ziesca, trova riparo nella natura – a volte impervia – in compagnia di animali, spesso una famiglia di orsi:


Da ricordare che, alla fine, Paperone dice: "ho[...] sfondato il mio forziere" e in effetti si vede una specie di magazzino pieno zeppo di monete e sacchi di denaro  protetto da una parete blindata (è il famoso Deposito?): c'è però da chiedersi se la camera che si vede all'inizio della storia (con tanto di mitragliatrice incorporata nella scrivania) si trovi nel medesimo edificio.




Un'ultima notazione, degna di nota: per salire sull'altipiano, Paperone e nipoti si servono di 2 condor (in Africa!) a noleggio.

Curiosità:

- nella 4ª vignetta della 9ª tavola i Nipotini, all'interno della grotta, ricorrono ad un Manuale.

- Zio Paperone conduce il Cane Dollarosus alla ricerca di tesori nella location di Papatoa ("agli antipodi di casa nostra", specifica Paperone), ove lo Zione ha dei possedimenti. Non viene specificato se si tratti di un'isola, comunque non si può essere affatto sicuri che sia lo stesso luogo in cui si svolge la vicenda PAPERON DE' PAPERONI VISIR DI PAPATOA (1962).
 
 
- Zio Paperone sarà alla prese con cani particolari anche in ZIO PAPERONE E L'ULULATO DELLA MONTAGNA (1999).




Frasi peculiari:


Paperino:
Per fortuna che il cane ha capito subito che le patate sono più importanti di tutti i tesori della terra!


Zio Paperone ai nipoti (che vorrebbero assumere dei portatori per i bagagli):
          E voi che studiate il latino non ricordate cosa diceva Cicerone? "Parsimonia magistrae vitae"! Eh, la parsimonia è una gran bella virtù!

Zio Paperone:
Oh, il mio cuore è felice! Oh oh, guarda come parte all'attacco il mio cuccioletto! Bravo!

Ringraziamenti : Luca Boschi

FPr

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